Your name: Gabriella Scarpa
Where are you based: Venice, Italy
What do you do: I’m a certified UK Tea Academy 2nd level Tea Sommelier and I work in the Tea Field as a Consultant, Tea Educator and Tea Events Specialist. I’m still studying at the UK Tea Academy in London to become a Tea Master. This is a wonderful opportunity to delve deeper into the topic. Each Masterclass is run by an expert from the tea country of origin and, in this way, we have the chance to be exposed to a wider range of teas from the same areas. This is also a fantastic opportunity to meet colleagues from all over the world and spend some time together outside of the class-rooms and to keep in touch and support each other by using social media.
Sono una Sommelier del tè certificata al secondo livello alla UK Tea Academy di Londra. Attualmente lavoro nel campo del tè come consulente, insegnante ed organizzatrice di eventi. Sto ancora frequentando la UK Tea Academy a Londra per conseguire il certificato di Tea Master. Questa è anche una fantastica opportunità per immergermi più profondamente nell’argomento. Ogni Masterclass è condotta da un esperto proveniente dal paese di origine e, in questo modo, chi frequenta viene esposto ad una gamma molto ampia di diversi tè provenienti dalla stessa area. Infine è anche un modo per incontrare colleghi provenienti da ogni parte del mondo e di frequentarci anche nel tempo libero dalle lezioni, rimanendo poi in contatto attraverso i social e supportarci a vicenda.
Please briefly introduce yourself. What is your story with tea?
For the last 5 years I have been the President of Ar-tea, a Cultural Association which aims at disseminating the tea culture in Italy. With Ar-tea I have been, and I still am, organizing special tea sessions for beginner, medium and expert levels too. I organize workshops with experts, such as tea farmers and tea masters from their original countries. Last year Yoshitaka Ooyama-san came to Venice from Japan to talk about the Sonogi Tea Farmers of Nagasaki. He spoke about their lives and their work. He prepared unique tea tastings by using precious teas specifically brought from Japan for the occasion. I have also organised Chanoyu classes with Makiko Wakita-san as a teacher, to introduce people to the basics of this art. Additionally I have organized many Afternoon Teas in different locations to spread the British Tea Culture. Soon I will open a School of Tea focusing on people who are serving tea daily in bars, hotels and tea shops. This is very important from my point of view because what I can see around me is quite depressing. I would love to go to a place in Italy and find a decent tea! I live in Venice where there are millions of tourists coming to visit every day, I really would love them to find good service, at least in the luxury restaurants and hotels. I’m working on this project now.
Da circa 5 anni sono la Presidente di Ar-tea, un’ Associazione Culturale che si occupa di divulgare la cultura del tè in Italia. Con Ar-tea ho organizzato ed organizzo degustazioni e workshops che si rivolgono a tutti, adatti quindi ai principianti, agli intermedi ed agli esperti. Organizzo anche wokshops tenuti da esperti, spesso sono gli stessi produttori e maestri del tè provenienti dai paesi produttori. Lo scorso anno ad esempio il Signor Yoshitaka Ooyama è stato mio ospite a Venezia ed ha presentato i Sonogi Tea Farmers di Nagasaki. Ha parlato delle loro vite nel mondo del tè e del loro lavoro in Giappone, facendo degustare agli ospiti pregiati tè portati dal Giappone per l’occasione. Ho organizzato anche vari eventi sul Chanoyu condotti dalla Maestra Makiko Wakita, mostrando sia come si svolge la cerimonia del tè in Giappone, e offrendo anche agli interessati un percorso formativo per principianti interessati a conoscere questa arte. Ho anche organizzato molti Afternoon Teas tradizionali in stile Inglese, in differenti luoghi sia pubblici che privati, per far conoscere la cultura del tè occidentale. Ora mi sono focalizzata maggiormente sulla formazione e presto aprirò una scuola, rivolgendomi principalmente a coloro che lavorano nell Horeca, a coloro che servono quotidianamente tè nei bar, alberghi e negozi. Questo è davvero importante per me perchè quello che vedo guardandomi attorno è piuttosto deprimente. Mi piacerebbe davvero molto sedermi ad un tavolo in Italia e bere un tè decente! Io vivo a Venezia, una città visitata da milioni di turisti ogni giorno, vorrei veramente che trovassero in questa meravigliosa città anche un degno servizio, almeno all’interno di ristoranti e Hotel di lusso. Al momento sto lavorando a questo progetto.
Why did you want to get involved with GJTea?
GJTea is a fantastic project and I am proud and very happy to be involved with it for many reasons. Firstly because you are spreading the Tea Culture, secondly because you are spreading the Japanese tea culture. The Japanese Tea Culture is unique and so different from the other tea countries. JGTea is giving people an extremely useful tool to access a great deal of information, often written only in the Japanese language. Last year I was travelling through Japan and I couldn’t miss a visit to the Obubu Tea Farm in Wazuka. Apart from the fact that it’s a beautiful place, it was also a very instructive experience and I found it enjoyable too! In September only Aky-san was there because Simona and Matsu-san were abroad teaching in European tea academies. Aky-san is an excellent Tea Master who, in addition to joking with people and making them laugh, is also always available to explain and respond to every question. I think that what the GJTea is doing is a real gift and that we can’t take it for granted, this is why I offered my assistance in its development and evolution. I really believe in cooperation. I’m grateful to all the people who are giving others the opportunity to learn by sharing their knowledge.
GJTea è un progetto fantastico ed io sono orgogliosa e felice di collaborare a questo progetto per varie ragioni. Inizialmente perchè voi state divulgando la cultura del tè, in secondo luogo perchè voi state divulgando la cultura del tè Giapponese. La cultura del tè Giapponese è unica e diversa rispetto a tutti gli altri paesi produttori. JGTea sta dando alle persone uno strumento estremamente utile per accedere a moltissime informazioni che spesso sono scritte soltanto in lingua Giapponese. Lo scorso anno, durante un mio viaggio in Giappone non ho perso l’opportunità di visitare la Obubu Tea Farm a Wazuka, a parte il fatto che è un bellissimo posto da visitare, è stata per me anche un’esperienza molto istruttiva e divertente. In Settembre, quando io ero lì, solo il Presidente e Maestro Aki era presente, perchè Simona e Matsu-san erano all’estero ad insegnare nelle Accademie del tè Europee. Aki-san è un eccellente Tea Master che, oltre saper scherzare e far ridere le persone, è sempre molto disponibile a rispondere a qualunque domanda gli venga rivolta. Io credo che la GJTea sia un vero dono e che non lo si debba dare per scontato. Questo è il motivo per il quale ho offerto il mio contributo nel suo sviluppo e nella sua evoluzione. Credo fermamente nella cooperazione e sono grata a tutte quelle persone che danno agli altri l’opportunità di imparare condividendo la propria conoscenza.
In collaboration with GJTea what has been your role so far?
So far my role in GJTea has been translating some articles from English to Italian.
Al momento il mio ruolo è stato quello di tradurre alcuni articoli dall’Inglese all’Italiano.
What is your favourite way to make tea?
I like learning the correct ways of making tea associated with each country. I always try to bring out the best I can from every tea. I love using a little Yi Xing purple clay tea pot or a Gaiwan tea pot for my Chinese teas and a Kyushu or a Shiboridashi tea pot for my Japanese teas. I whisk my Matcha every morning and I like to try different kinds of it. In my opinion, being interested in other countries cultures and habits, doesn’t necessary mean that you suddenly turn into a Chinese or a Japanese person. I will be always European. Infact, this is why I still love using my transparent glass tea pots for everyday usage. I’m not a fan of flavoured teas, I prefer discovering the natural tastes and aromas in the purity of a tea on its own. Cooking is another passion of mine and it is also a part of my mission: shortening the distance between Italian people and the culture of tea. I think that pairing teas from all over the world with Italian food could be a good way of involving Italian people with tea. I like giving a new and fresh meaning to tea by suggesting it as an experimental ingredient. I believe this is a softer and easier way of introducing it in Italian houses. Sometimes a sparkling tea, for instance, served in a wine glass to people who wish to drink a sophisticated and alcohol free drink with their meal, is an unexpected treat. I always find it interesting to see the positive reactions of my guests during the “Aperiteas” that I organize in the Venetian Art Galleries and Fashion Ateliers.
Mi piace imparare il modo corretto di preparare il tè in associazione con i paesi di provenienza. Cerco sempre di ottenere il miglior risultato possibile da ogni tè che preparo. Amo quindi usare le piccole teiere Yi Xing o una Gaiwan per i miei tè Cinesi, una teiera Kyushu o una Shiboridashi per quelli Giapponesi. Mescolo il mio Matcha tutte le mattine e mi piace provarne di diversi tipi. Penso però che, essere interessati alle culture e alle abitudini degli altri paesi, non significhi che improvvisamente ci si debba trasformare in persone Cinesi o Giapponesi. Io sarò sempre Europea e per questo amo usare le mie teiere trasparenti in vetro borosilicato per i miei tè di tutti i giorni. Non sono una grande estimatrice dei tè profumati o aromatizzati, preferisco invece scoprire i gusti e gli aromi naturali dei tè in purezza. Cucinare è un’altra delle mie passioni ed è anche parte della mia missione: accorciare la distanza che esiste tra gli Italiani e la cultura del tè. Credo che abbinare tè provenienti da ogni parte del mondo con il cibo Italiano, possa essere un buon modo per attrarre maggiormente gli Italiani verso l’uso del tè. Mi piace dare un nuovo e più fresco significato al tè anche suggerendolo come ingrediente sperimentale nella cucina, penso che questo sia un modo più facile e divertente per introdurlo nelle cucine Italiane. A volte, ad esempio, un tè freddo frizzante, servito in un bicchiere da vino, a persone che desiderano bere un drink sofisticato ma analcolico durante i pasti, potrebbe essere un valore aggiunto inaspettato. Trovo sempre interessante vedere le reazioni positive dei miei ospiti durante gli Aperitivi a base di tè che organizzo negli Atelier o nelle Gallerie d’Arte Veneziane.
When did you start liking tea?
Tea has always been part of my life, my mother is English so I had my cuppa every afternoon. I inherited a lovely bone-china tea cup from my Irish Grandmother and I have been taking it with me everywhere. I become aware of the existence of an oriental tea culture when I was a potter, in one of my past lives. I used to have my Atelier in an old Austrian fort. I used to make raku ceramic there. At time my attention was focused on Chanoyu. This focus moved my curiosity into the larger tea world. Buying books was my natural next step, which led me into attending courses and tasting sessions. This all began about 17 years ago. Year after year the tea world has swallowed me up like a black hole. One of my dreams was to open a tea room. After 20 years, I decided to quit my job as a croupier at the Venice Casino and I made my dream come true. I had more precious experiences than I can’t count by running my Tea business. It gave me a lot of opportunities to learn about the expectations of people, their reactions, their tastes and their knowledge base. I realized that my English background was an asset, increasing something quite different from what Italian people were used to finding in an Italian Tea Room. I was teaching people not to add sugar, milk or lemon. A good quality and well prepared tea doesn’t need anything added. I was teaching them that tea and food pairing is much more than a couple of cookies or a slice of cake. I was preparing lots of savory tarts, scones and pastries. People enthusiastically embraced it. I like spreading tea culture in a very soft way, and this is what I do as a Tea Consultant and Educator.
Il tè è sempre stato parte della mia vita, mia madre è inglese ed ho sempre bevuto la tradizionale tazza di tè nel pomeriggio. Ho ereditato una deliziosa tazzina di porcellana dalla mia nonna materna Irlandese che ho sempre portato con me ovunque. Mi sono però resa conto dell’esistenza di una cultura del tè orientale solo quando sono diventata una ceramista, in una delle mie vite passate! Avevo il mio Atelier in un vecchio Forte Austriaco dove facevo ceramica Raku. In quel periodo la mia attenzione era rivolta più verso il Chanoyu, questo mi ha poi fatto capire che esisteva un modo del tè molto più ampio. Il mio naturale passo successivo fu quello di comprare libri che mi portarono poi a frequentare corsi e degustazioni di tè. Questo iniziò circa 17 anni fa ma, anno dopo anno, il mondo del tè mi ha risucchiata sempre più, come fosse un buco nero. Uno dei miei sogni era quello di aprire una Sala da Tè e, dopo 20 anni come dipendente del Casinò di Venezia, dove lavoravo come Croupier, ho deciso di licenziarmi ed ho realizzato il mio sogno. Ho avuto così tante esperienze preziose che non riesco nemmeno a contarle durante il periodo in cui lavoravo nella mia Sala da Tè. Ho avuto molte opportunità di imparare quali fossero le aspettative delle persone, le loro reazioni, i loro gusti e conoscenze di base. Ho realizzato che la mia parte Inglese mi ha resa diversa nel tipo di offerta che le persone erano abituate a trovare in una Sala da Tè in Italia. Ho iniziato quindi ad insegnare alle persone a non usare zucchero, latte o limone nei loro tè, che un buon tè ben preparato non ha bisogno di aggiunte. Ho iniziato ad insegnare loro che l’abbinamento del tè con il cibo va ben oltre un paio di biscotti o una fetta di torta. Preparavo quindi una tipo di pasticceria salata, da abbinare al tè, che venne accolta con entusiasmo. Mi piace divulgare la cultura del tè in un modo molto soft, e questo è quello che faccio ora anche come Consulente ed Insegnante.
How did you discover Japanese tea?
The exact moment when I had a Japanese tea for the first time in Italy was perhaps when I bought a Bancha from an Italian company “La Via del Tè”. 25 years ago I couldn’t distinguish one green tea from another. I still have a nice old tea box of bancha with my husband’s colored pencils inside, perhaps that is the actual first box. It was that first box which left me with such a pleasant impression. I developed a deeper awareness of Japanese teas when I started to study tea in general. In Japan I become addicted to Japanese tea, in fact I came back to Italy with a suitcase full.
Il momento esatto nel quale ho scoperto il tè Giapponese in Italia fu forse quando comprai un Bancha di un marchio Italiano “La Via Del Tè”. 25 anni fa non ero in grado di distinguere un tè verde da un altro, ma ho ancora una graziosa e vecchia scatola di Bancha che mio marito usa per le sue matite colorate, penso che quella sia proprio la prima scatola. E fu quella prima scatola che mi lasciò una gradevolissima impressione. Ho poi sviluppato una consapevolezza più profonda sui tè Giapponesi quando ho iniziato a studiare il tè in generale. In Giappone ho sviluppato una sorta di dipendenza dai tè Giapponesi, infatti sono tornata a casa con una valigia piena!
Where do you look for Japanese tea?
It depends on what kind of tea I’m looking for. Because I work in the tea industry, I established some good connections and nice relationships with both, European and Japanese producers and traders. Currently I’m very enthusiastic about creating events in Venice and inviting tea producers here.
Dipende da quale tè sto cercando. Siccome lavoro nel campo del tè, da alcuni anni ho sviluppato relazioni e rapporti con importatori e con produttori Europei e Giapponesi. Al momento sono anche molto attiva nel creare eventi a Venezia invitando qui i produttori.
What do you think is the future of Japanese tea in your country?
For sure there is a future for Japanese tea in the world. There are several contributing factors supporting my opinion in the future of Japanese tea. New generations of Japanese people are rapidly losing interest in their own culture. They are westernizing. Now tea is mainly consumed from plastic bottles in Japan. The coffee culture is on the rise in Japan. The western world is the new emerging market! The floodgates have been opened! New generation have already exposed to Japanese cartoon and comic books and people under 40 are now enthusiastic about trying food and curious about Japanese culture. Tea is a part of that too! This is the perfect time for Japanese tea producers to jump deeper into the western tea market.
Sicuramente esiste un futuro per il tè Giapponese nel mondo, ed esistono vari fattori che contribuiscono a sostenere questa mia opinione. Le nuove generazioni di Giapponesi stanno rapidamente perdendo interesse nella loro stessa cultura, si stanno Occidentalizzando. Ora il tè in Giappone viene per la maggiore consumato attraverso le bottigliette di plastica. La cultura del caffè è in rapida ascesa. Quindi il mondo Occidentale è il nuovo mercato emergente! Le porte sono già spalancate e le nuove generazioni Occidentali sono,a loro volta, già state esposte alla cultura Giapponese attraverso fumetti e cartoni animati. Le generazioni sotto i 40 anni sono incuriosite a provare cibo Giapponese che ora è ampiamente disponibile, e disposte anche a conoscere la cultura Giapponese, di cui anche il Tè fa parte. Questo è il momento perfetto per i produttori di Tè per fare un salto ed entrare maggiormente nel mercato Occidentale.
What are your tea-related dreams for the future?
I have been fortunate enough to have had many working experiences up until this point and now, working with tea, is allowing me broadening my horizons. I have always loved travelling, meeting people and exchanging knowledge of food and art.
Sono stata molto fortunata ed ho avuto diverse esperienze professionali fino ad ora. Lavorare con il tè mi ha permesso di allargare i miei orizzonti. Ho sempre amato viaggiare, conoscere persone e scambiare con loro esperienze inerenti il cibo e l’arte.
Your message to fellow tea enthusiasts:
How lucky are we? We have met and fooled in love with “Mr. Tea”! He has been and it will continue to be a good companion. Together, on our journey through life, we will explore the history, geography, botany, chemistry, eastern cultures and languages, arts, literature and music, food, and so many other things. I just wish you to have a good trip into the world of Tea. And so… have fun!
Quanto siamo fortunati! Abbiamo incontrato e ci siamo innamorati di “Mr. Tea”! Lui è stato e sempre sarà un buon compagno di vita. Insieme, nel nostro viaggio attraverso la vita, esploreremo la storia, la geografia, la botanica, la chimica, le culture e le lingue Orientali, le arti, la letteratura e la musica, il cibo e molte altre cose. Io vi auguro soltanto di fare un buon viaggio attraverso il mondo del tè. E…. divertitevi!
Thank you Gabriella!!
One thought on “Tea Collaborators: Gabriella Scarpa (Italian Translation)”
Congratulation Gabriella, you and the Tea seem to have a bright future 🙂